Vi siete mai chiesti come mai tutti amano il calcio? Oggi proviamo a dare una risposta a questa domanda piuttosto consueta.
Il calcio è lo sport che in più persone seguono nel mondo e ormai sta invadendo anche culture differenti come Stati Uniti e Cina dove prima era una chimera e ora una fresca realtà.
Uno sport che è piuttosto recente, rispetto a tanti altri, ma che ha coinvolto tutti per la sua bellezza, la semplicità e anche per l’emulazione che avviene per le strade. Nonostante sia il più facile da giocare negli ultimi anni però i giovani si sono un po’ allontanati, creando un vuoto generazionale che fa riflettere un po’ verso il futuro.
Fatto sta che comunque rimane uno degli sport più seguiti nel mondo e che ha permesso nel corso del tempo di regalarci delle solide realtà giorno dopo giorno. Intanto la Uefa e la Fifa si movimentano per creare scenari differenti, regalandoci anche delle sorprese e permettendoci di poter avere una scelta più ampia.
Oggi però non vogliamo scendere in questi particolari, ma semplicemente fornirvi alcuni spunti interessanti per riuscire a coltivare ancora una volta un sogno pallonaro che fa parte di tutto il mondo da sempre.
Perché il calcio è tanto amato?
Secondo gli antropologi la passione per il calcio ci riporterebbe indietro a un passato dove eravamo tutti cacciatori. Un origine tribale come spiega Morris che specifica come il calcio riproduca, meglio di altri sport, rituali fondamentali per la nostra specie. L’idea è che a renderci diversi dalle scimmie sia la caccia e che ha fatto evolvere delle caratteristiche. Queste sarebbero esaltate proprio nel calcio.
In sostanza si parla di un calciatore come di un cacciatore e della palla come un’arma. Irrimediabilmente la porta si trasforma in una preda. Morris spiega: “La soluzione è quella di porre a difesa della preda inanimata un’altra squadra che renda il più possibile difficili le operazioni di tiro e uccisione”.
Insomma una virtù tribale dietro uno sport competitivo e con tanti mezzi al centro. Un comportamento che troviamo anche dietro il semplice affetto per una squadra, una cosa che diventa di fatto una componente pseudo-religiosa che ci avvicina a dei templi, gli stadi, e che ci porta a pregare, tifare.
Insomma il calcio ha diversi scenari interessanti che ci riguardano e che riempiono il nostro cuore di grandi emozioni. Una cosa da cui non si sfugge sotto diversi punti di vista.